giovedì 17 marzo 2011

meoutfit # 512 "Giuseppe Garibaldi, rivoluzionario in blue-jeans"



Per questo 150° anniversario dell'unità d'Italia, qui su Meoutfit voglio ricordare (visto l'indirizzo del blog) per chi non lo sapesse, che Giuseppe Garibaldi meglio conosciuto come l'Eroe dei due mondi, è stato un assiduo portatore degli antenati dei blue-jeans.
Perché il blue-jeans sono ITALIANISSIMI, ve la do io l'America.

La primogenitura in fatto di fabbricazione dei blue-jeans viene ricondotta storicamente alla città di Genova o al Genovesato in genere, in virtù della grande tradizione tessile che fin dall'antichità ha costituito una importante voce nelle esportazioni liguri di manufatti (come velluti di Zoagli e damaschi di Lorsica).
Il termine inglese blue-jeans infatti si pensa derivi direttamente dalla frase bleu de Gênes ovvero blu di Genova in lingua francese.
Secondo altre versioni i pratici e resistenti "calzoni da lavoro" erano in tempi remoti cuciti con tela di Nîmes (de nimes e poi denim) di color indaco ed erano indossati dai marinai genovesi. Nîmes era la concorrente diretta di Chieri nella produzione di questo tessuto, ma in ogni caso sembra certo che la trasformazione da pezzi di tela a indumento avvenne proprio nella città di Genova.
Un altro antesignano del tessuto denim viene identificato nel bordatto ligure, una tela particolarmente resistente che veniva prodotta nei secoli scorsi per confezionare abiti da lavoro.
Il termine di lingua inglese jeans è utilizzato fin dal 1567, fu infatti nel XVI secolo che dal porto genovese iniziò la grande esportazione di questo materiale. Il fustagno genovese, di qualità media e a prezzi accessibili, tinto con indaco, si era imposto in Europa e in particolare tra i mercanti inglesi.
Riguardo tempi più recenti, Giuseppe Garibaldi, che già era stato un marinaio nella Superba, durante lo sbarco dei mille a Marsala indossò come molti dei suoi garibaldini un paio di "genovesi", oggi conservati a Roma presso il Museo centrale del Risorgimento all'interno del Vittoriano.

Nonostante tutto il male che ci vogliamo, è sempre bello essere italiani, e se riuscite a leggere quello che non è scritto dietro l'etichette di un Levi's o di un'altro qualsiasi blue-jeans, ci leggerete, scritto grosso, GRAZIE ITALIA!


2 commenti:

Roberto Arleo ha detto...

ma quante ne sai...

GRAZIE MEO :)

MEO ha detto...

una decina di anni più di te... forse 15!! ;)